mercoledì 6 gennaio 2010

Beniamino Placido

Benimino se ne è andato questa mattina, lontano da Roma e anche da tanti amici per la lunga malattia che lo aveva colpito anni fa. Il ricordo va ad anni remoti, quando frequentavamo la stessa Università e mi dava da leggere in anteprima, e discutevamo, la sua tesi di laurea su Moravia come autore moralistico. Poi le nostre “strane” parentesi lavorative (lui alla Camera dei deputati, io alla Rai), lasciate le quali avremmo poi trovato strade più “nostre”. E, via via, i matrimoni, il Sessantotto, le telefonate "ho fatto un sogno..." e quando mi voleva far arrabbiare dicendo “i giapponesi non sono diversi”... Sincronicità: proprio oggi, facendo ordine, mi compariva una foto... Ciò che mi rimane molto presente è l’aroma del suo garbo, intellettuale e comportamentale, come lo avesse quasi costruito e alimentato nel corso degli anni con buonagrazia, cultura, urbanità. Avrebbe considerato eccessivo un addio, meglio un più sommesso ciao...

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