martedì 20 marzo 2012

Equinozio di primavera

Passaggio di stagione, occasione di riflessione sul ritorno ciclico. Facciamolo ancora con un riferimento (l’ultimo) alle stagioni di Poussin. Anche nel quadro dedicato alla primavera vediamo i risultati della lunga ricerca del pittore sul paesaggio: nuvole che riempiono i vuoti del cielo (in secondo piano) che si contrappongono alle forme terresti (in primo piano) di prati, alberi, rocce, presenza di esseri umani in varie situazioni nel paesaggio.
Qui il verde delle piante passa attraverso il giallo delle parti più assolate per esitare nell’azzurro tenero del cielo, come si conviene alla primavera. Appoggiato a una nuvola Dio con la sua mano indica la via e impone la legge, ma dalla terra, ove sono un uomo e una donna nudi in una scena da paradiso terrestre, la donna (Eva?) risponde alzando il dito, quasi in una orgogliosa affermazione del diritto alla disubbidienza.
Storia naturale, storia della salvezza della tradizione giudaico-cristiana, ma anche una possibile lettura nei termini della tradizione classica, per cui al posto di Dio possiamo collocare Apollo, la coppia nel giardino è l’umanità degli inizi, il dito, ad es. di Pandora, può più dolcemente indicare una divinità legata alla natura e all’uomo.  


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