lunedì 9 giugno 2014

Spiritualità del finito#5/ Per te (da Tich Nhat Hanh)


Una poesia che ci ricorda come guardare, dal punto di vista dell’ichinen sanzen, le cose e le persone che ci sono vicine

PER TE
Tu: roccia, gas, nebbia, mente, mesoni viaggianti tra le galassie alla velocità della luce, tu sei venuta qui, mia amata, e i tuoi occhi neri risplendono, così belli  e profondi.
Hai seguito il cammino tracciato per te da ciò che non ha inizio e non ha fine. Mi fai capire che sulla tua strada hai attraversato milioni di nascite e morti; innumerevoli volte sei stata trasformata nelle tempeste di fuoco del cosmo; hai usato il tuo corpo per misurare l’età di montagne e di fiumi.
Ti sei manifestata come alberi, erba, farfalle, cellule e crisantemi, ma gli occhi con cui mi guardi questa mattina mi dicono che tu non sei mai morta. Il tuo sorriso m’invita al gioco di cui nessuno conosce l’inizio, il gioco del nascondere e del cercare.

(Tich Nhat Hanh, Il vecchio mendicante, tr. it., con modifiche, di R. V.)

1 commento:

PanDharma ha detto...

Grazie per tutte le belle e profonde riflessioni che condivide e ci comunica!
Un abbraccio