Le foto delle bianche colombe liberate dal balcone del papa
che finiscono preda di corvi e gabbiani ci spingono ad amarezza e ineluttabili riflessioni.
Quelle colombe in natura non esistono e sono un prodotto della conoscenza che ha consentito di operare una selezione
per finalità estetica, dando ad essa
un valore simbolico di carattere etico:
tutti valori umani ai quali fa contrasto la “legge di natura” del predatore più
forte e della vittima più debole. A dispetto della retorica misericordiosa del
papa Francesco, il fatto ci rimanda alla contrapposizione tra le crudeli leggi
del mondo e le esigenze valoriali umane o, se vogliamo, alla contrapposizione
tra la Legge del Padre e quella del Figlio.
E poi perché esporre così imprudentemente quelle creature a
una caccia tanto brutale? Anche la bellezza e la carità hanno bisogno di essere "amministrate" con accortezza e mediazioni.
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