Ancora un cadavere eccellente. Non mi riferisco al gioco di composizione inventato dai surrealisti nel 1925 (Le cadavre exquis boira le vin nouveau), ma al gioco sanguinario delle “rivoluzioni”: che bel gioco tagliare le teste e portarle a spasso sulle picche, appendere i cadaveri a piazzale Loreto, calpestarli e denudarli a Sirte!
La morte priva del movimento, della parola, della coscienza e quindi della dignità; il cadavere non andrebbe mostrato più del necessario (la tradizione ebraica lo insegna) perché presenta l’uomo nella sua massima povertà. Invece, più il personaggio è stato eccellente maggiore il godimento nel vederlo senza dignità, umiliarlo ancora, esporlo, portare anche i bambini a visitare il baraccone…
Brecht diceva sventurata la Terra che ha bisogno di eroi; ancor più triste quella che si gode senza pietas il cadavere eccellente del momento…
Forse la frase surrealista era più ricca di senso di quanto si potesse pensare.
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