Un’altra stella del firmamento del Collège de France si è spenta: Pierre Hadot è morto, a 88 anni, nella notte tra il 24 e il 25 aprile scorsi. Hadot, storico della filosofia antica, aveva la cattedra di Storia del pensiero ellenistico e romano, dalla quale aveva insegnato dal 1982 al 1991. In un periodo in cui la riflessione filosofica come maniera di vivere, lavoro continuo su di sé per autotrasformarsi è divenuta estranea al lavoro dei filosofi di professione, Hadot ha avuto il merito di richiamare, specialmente attraverso lo studio della filosofia antica, alla necessità di ricondurre la filosofia alla ricerca della saggezza. Ben nota è l’influenza che questo modo di guardare alla saggezza antica (v. in paricolare il volume Esercizi spirituali e filosofia antica) ha avuto sulle ultime ricerche di Foucault (Tecnologie del sé) e su altri.
Portando avanti la sua riflessione, si era spinto fino ad autori come Goethe e Nietzsche, cosa che gli faceva rilevare la presenza di “un filo conduttore fondamentale, il gioioso consenso alla vita e all’esistenza nel mondo, la gioia di esistere”. Ciò lo conduceva certamente oltre i concetti di atarassia adiaforia apatheia dei greci, senza nascondere che “vi è nell’esistenza, a causa di ciò che in essa è totalmente inspiegbile, qualcosa di mostruoso e di terrificante”. Tuttavia, come per salvare il gioioso fatalismo goethiano (ed ecco l’ombra della teodicea), Hadot (che ordinato nel 1944 lasciò la Chiesa nel 1952) si arrestò prima di arrivare a una visione tragica della vita e di addentrarsi nella difficile via che ho più volte indicato come “conciliazione con l’inconciliabile”. Seguendo quindi un percorso già battuto, di fronte alla “immensa sofferenza cui è sottoposta la maggioranza dell’umanità”, affermando che “la vita filosofica non consiste solo nella parola e nella scrittura, ma nell’azione comunitaria e sociale”, prospettava la via di uscita “dell’azione al servizio degli altri”. Questa, sia ben chiaro, resta fondamentale, tuttavia, la diversità di prospettiva rispetto ai “giustificazionisti” sta nel non restringere la "protesta" nei confronti del male a una protesta “storica”, ma nel dare all'azione etica il valore di protesta "metafisica", come non complicità con una organizzazione del Mondo in cui il male dei mali è nel finito e in ciò che esso implica (non è stato detto dall'Illuminato: “Tutti i fenomeni fisici e mentali comportano sofferenza", Dhp., 278?).
OPERE orig. e trad.: Marius Victorinus, Traités théologiques sur la Trinité, I-II., introd. trad. et notes, Paris, Éditions du Cerf,1960.
- Plotin ou la simplicité du regard, Paris, Plon,1963, plusieurs rééditions; dernière édition, Paris, Folio
- Essais, Gallimard,1997. Trad. en anglais, en italien, en roumain, en russe, en tchèque.
- Marius Victorinus, Christlicher Platonismus. Die theologischen Schriften des Marius Victorinus, introd. par Pierre Hadot (trad. Ursula Brenke), Zürich-Stuttgart, Artemis Verlag, 1967.
- Porphyre et Victorinus, I-II, Paris, Éditions du Cerf, 1968.
- Marius Victorinus. Recherches sur sa vie et ses uvres, Paris, Études augustiniennes, 1971.
- Ambroise de Milan, Apologie de David, introd., trad. et notes, Paris, Éditions du Cerf, 1977.
- Exercices spirituels et philosophie antique, Paris, Études augustiniennes, 1981 (deux rééditions)Trad. en allemand, en anglais, en italien .
- Zur Idee der Naturgeheimnisse. Zum Widmungsblatt in den Humboldtschen Ideen zu einer Geographie der Pflanzen, Publications de l'Académie de Mayence, 1982
- Plotin,Traités 9, 38, 50, Paris, Éditions du Cerf, 1988-1994. Traductions commentées.
- Préface à E. Bertram, Nietzsche. Essai de mythologie, Paris, Le Félin, 1990 (p. 5-44)
- Préface à Philostrate, La Galerie de Tableaux, Paris, Les Belles Lettres, 1991.
- La Citadelle intérieure. Introduction aux Pensées de Marc Aurèle, Paris, Fayard, 1992, rééd. 1997. Trad. en allemand, en anglais, en italien.
- Qu'est-ce que la philosophie antique? Paris, Folios Essais, Gallimard, 1995. Trad. en espagnol, en italien, en portugais, en roumain, en russe; en allemand et en anglais.
- Études de philosophie ancienne, (recueil d'articles), Paris, 1998.
- Marc Aurèle, Pensées, livre I, éd., trad. et comm., Paris, 1998.
- Plotin. Porphyre, Études néoplatoniciennes (recueil d'articles), Paris, 1999.
- Arrien, Manuel d'Épictète, introd., comm. et notes, Paris, Livre de Poche, 2000.
- La Philosophie comme manière de vivre, Entretiens avec J. Carlier et A.-I. Davidson, Paris, Albin Michel, 2001.
- N’oublie pas de vivre. Goethe et la tradition des exercices spirituels, Paris, Ed Albin Michel, 2008. Trad. en italien.