(foto RV)
Quello che fu operato da Pietro da Cortona (1656) non fu soltanto un restauro (eseguito per volere del papa Alessandro VII) della preesistente chiesa quattrocentesca, ma un vero e proprio intervento urbanistico: la chiesa è infatti inserita in un complesso costituito da due ali laterali, dalla facciata della chiesa stessa e dall’accesso alle viuzze laterali; ne è risultato un capolavoro dell’urbanistica e dell’architettura barocca. La facciata convessa inverte la curvatura dell’esedra di fondo, sporge dal fondale, è arricchita da un pronao semicircolare a colonne doriche binate che prende tutta la larghezza della fronte; la parte superiore, con colonne corinzie, ha al centro un finestrone sormontato da un frontone che ne inquadra uno minore con lo stemma di Alessandro VII: ne risulta un prospetto scenografico ricco di movimento e chiaroscuri.
Il chiostro è il famoso chiostro noto col nome di “chiostro del Bramante".
Merita una sosta l'adiacente Antico Caffè della Pace.
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