È ormai largamente nota la storia dei sette monaci trappisti del monastero di Thibhirine in Algeria che, nel 1996 furono sequestrati da un gruppo armato, qualificatosi come Gruppo islamisa armato, e successivamente trucidati. Il film di Xavier Beauvois, Des hommes et des dieux [Uomini di Dio], è stato consacrato a tale tragedia (che presenta ancora lati oscuri) e a molti è stata data questa ulteriore occasione per venirne a conoscenza.
Sfugge, invece, alla generale attenzione un’altra tragedia che si consuma in questo periodo nel sud della Thailandia, in cui gli insorti islamisti, che intendono ristabilire l’antico sultanato di Pattani, stanno conducendo una spietata guerra alla comunità buddhista, senza che il governo centrale sia in grado di mettere fine a questa strage. Composta da 320000 persone nel 2004, oggi la comunità buddhista del sud si è ridotta a meno di 100000 e la ONG Human Rights Watch denuncia 11000 atti di violenza, circa 500 morti, di cui 30 monaci e 200 insegnanti, 8000 feriti.
Non sarebbe ora di rompere questo silenzio?
(Notizie dal quotidiano Le Figaro)
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